Preparare ogni giorno, tutti i giorni, sei pasti/merende/spuntini all’inizio vi sembrerà impossibile, sarete sopraffatti dall’impegno continuo; in questa fase critica, la cosa principale è non trasferire questo peso sul vostro bambino; dividetevi i compiti (per esempio il cucinare e il dar da mangiare al bambino), ma soprattutto non mollate: dopo le prime settimane di panico diventerete dei provetti ketochef!
Per aiutarvi nei i primi tempi, ecco qualche piccolo consiglio
- dedicate una zona anche piccola della cucina esclusivamente alla preparazione della dieta;
- a portata di mano: bilancia, ricetta da preparare stampata , penna, attrezzi essenziali;
- la cucina chetogena è come la pasticceria: precisione, concentrazione, cura dei dettagli;
- pesate sempre tutti gli ingredienti separati e non distraetevi; il vostro impegno potrà aiutare vostro figlio a combattere l’epilessia;
- non potrete assaggiare il cibo mentre lo cucinate, quindi fate sempre una prova delle ricette prima di proporle a vostro figlio;
- la dieta è grammi, numeri, somme, ma prima di tutto cucinare cibo gustoso e sano che vostro figlio abbia voglia di mangiare;
- ogni dieta è diversa, solo voi conoscete i gusti di vostro figlio: cercate nuove ricette, fate esperimenti, migliorate le ricette, ma se vostro figlio ha un piatto preferito, non abbiate paura a cucinarlo di continuo!
- come direbbe Carlo Cracco…….non dimenticate l’impiattamento!

Ma se volete due regole sole, da seguire sempre, eccovi le fondamenta della cucina chetogena:
- tutto ciò che vostro figlio mangia o beve (esclusa l’acqua) deve prima passare per la vostra bilancia
- non ci sono scarti: tutto quello che passa per la vostra bilancia deve diventare cibo per vostro figlio.