KETOGOURMET presenta: Maiale zucchine e funghi!!

Continua la serie dei pranzetti a base di carne, con una variazione a base di maiale che dà un sapore molto interessante. Una piccola aggiunta di un olio di lino aiuta il corretto bilanciamento tra acidi grassi omega-6 e omega-3, mantenendo il gusto al livello del vostro Ketogourmet. Non vi resta che provare: scaricate qui la ricetta: MaialeZucchineFunghi P1060794 il risultato dovrebbe essere questo… ClaimRicette2

Cronaca del nostro fine settimana chetogeno!

Claim12Centrato

Durante i primi mesi di dieta di vostro figlio, sarà talmente impegnativo prepararare i pasti, che l’idea di mangiare fuori casa vi sembrerà assurda.

Ma ecco che allo scoccare del fatidico quarto mese comincerete a sentirvi sicuri: è arrivato il momento della prima sortita!

Una volta rotto il ghiaccio, sarete in grado di andare a pranzo fuori, organizzare gite e pic-nic…con la dietapotete fare tutto quello che vi verrà in mente di fare, e anche di più!

Ecco un piccolo diario del nostro scorso fine settimana (chetogeno).

Si parte il sabato con un pranzo di bambini…si avete capito bene, abbiamo invitato a pranzo i compagni di scuola di Martino. Non tutti i bambini hanno lo stesso piatto, ma sono contenti di stare insieme!

20150307_130710 copia

Vostro figlio potrà condividere il momento del pasto con gli altri bambini, certo dovete essere sicuri di controllare le condizioni per non stressarvi troppo; sarà più facile invitare gli amici a casa vostra che andare ospiti; tanto, per una famiglia che amministra una dieta chetogena, preparare dieci coperti non chetogeni è un gioco da ragazzi!

E poi sarà un’occasione per far conoscere agli altri bambini la dieta di vostro figlio, e far capire agli altri genitori che la “diversità” dei cibi di vostro figlio può arricchire la conoscenza e l’esperienza anche dei loro bimbi. VI sorprenderete per la quantità di domande che vi faranno gli altri bambini, e per l’apertura e il rispetto che dimostreranno verso il grande lavoro di vostro figlio.

Si passa ora alla domenica, una classica doppietta italiana:pranzo dalla nonna 1 e merenda dalla nonna 2!

Se avete l’occhio ormai allenato, dovreste riconoscere i cibi: straccetti alle tre cotture per il pranzo e granola per la merenda.

P1060625

Prepariamo la parte cruda della ricetta con l’olio in un contenitore a chiusura ermetica, aggiungendo anche la zucchina al vapore; a parte prepariamo la carne cruda, e tre piccoli contenitori con olio per cuocere, la cipolla tagliata e i pomodori a fettine.

Le altre cose che vedete sono la frutta (kiwi), che completa la prescrizione per il pranzo di nostro figlio, il biberon con l’integratore vitaminico (Fruitivits, vedi post….) già pesato, e un tupperware con la granola per la merenda.

Ma c’è soprattutto l’attrezzatura per cucinare in trasferta: padellino da uova e immancabili spatole! Ce la potete fare! Non smettete di immaginare, non farevi rinchiudere dalle difficoltà della dieta, potrete andare a mangiare fuori, in vacanza, a fare una gita, potrete prendere aereo e treno, macchina e traghetto…

P1060631

Dovrete essere solo organizzati, l’unica cosa impossibile con la dieta è improvvisare!

Cucinare chetogeno seguendo i gusti di vostro figlio

Claim12Centrato

Ci sono tante diete chetogene quanti bambini che sono in terapia, non solo perchè ogni prescrizione è diversa, ma anche e soprattutto perchè ogni famiglia ha una cucina diversa. La dieta infatti non può che essere una cucina “di casa”, perchè solo voi potrete preparare il cibo per vostro figlio.

Sarà tutto nuovo, una grande prova, ma voi avrete un vantaggio: conoscete vostro figlio meglio di chiunque altro. Gli piace selezionare i cibi e i sapori, o preferisce dei piatti elaborati con molta salsa? E’ abituato a mangiare diverse portate, o preferisce sbrigarsi con un piatto unico?

E’ venuto il momento di usare il vostro vantaggio per scegliere che tipo di ricette preparerete. Se avete un figlio come il nostro, che tende a scegliere i bocconi preferiti e lasciare tutto il resto, sceglierete di cucinare dei piatti unici, con i diversi ingredienti mescolati. Così ogni boccone avrà la stessa ratio, e se avanza qualcosa, i calcoli saranno più semplici.

In molti libri di ricette chetogene troverete invece esempi di ricette nella quali ci sono diverse “portate”, o nelle quali una parte dei grassi sono serviti sotto forma di bevande (un classico degli americani è il bibitone di panna e acqua, da servire insieme al cibo). Cucinate ricette di questo tipo solo se siete sicuri che vostro figlio finirà tutti i diversi “pezzi” della ricetta.

Ogni famiglia ha i suoi piatti tipici, fatti in maniera particolare: partite da questi piatti (ai quali vostro figlio è abituato), per trasformarli in maniera chetogena. Partite da piccoli “trucchi” per scoprire e costruire insieme al vostro bambino nuovi gusti “chetogeni”. Il nostro Ketogourmet amava le carote ma odiava le altre verdure: siamo partiti dalle carote,  mescolandole ad altre verdure a minor contenuto di carboidrati (come i finocchi). Pur di mangiare le adorate carote, accettava anche i finocchi, e oggi le insalatine sono uno dei migliori alleati della nostra dieta!

La vostra cucina si trasformerà in un laboratorio, e voi sarete un incrocio tra Willy Wonka (quello della fabbrica del cioccolato) e un piccolo chimico: immaginate di cucinare sempre pasticcini, cioccolatini, macaron…. giocate con gli ingredienti, fate piccole variazioni, continui aggiustamenti per arrivare alla perfezione chetogena, ma soprattutto coinvolgete vostro figlio.

Fategli vedere la bilancia e l’attrezzatura speciale dedicata solo a lui, comprategli una bilancia per giocare e dei misurini per pesare, insomma fategli sentire l’importanza e la particolarità della sua dieta.


Claim12Centrato

E’ IL MOMENTO DI IMPIATTARE! Biscottini

I piatti chetogeni spesso non si presentano molto bene: come direbbe un giudice di Masterchef, spesso sono dei “mappazzoni” tremendi! Curare la presentazione diventa quindi parte della cucina, è importante che ci sia sempre una cura non solo del gusto, ma anche della presentazione dei piatti.

Senza arrivare agli estremi dei genitori che usano coloranti alimentari, ombrellini da cocktail e simili (ce ne sono, ce ne sono…), cercate di comporre sempre dei piatti equilibrati.

Comprate, magari assieme a vostro figlio, piatti, scodelle e bicchieri colorati e allegri che saranno dedicati solamente a lui e alla sua dieta. La sua consapevolezza dei vostri sforzi, compenserà la sua frustrazione di dover mangiare un cibo diverso da quello di tutti gli altri.

Altro acquisto importante, soprattutto per le merende fuori casa: pirottini decorati per biscotti e tortine; non sapete cosa sono i pirottini? eccoli:

Pirottini

Ci siamo accorti di essere sulla buona strada per mantenere la dieta, quando la cuginetta di nostro figlio fece un terribile capriccio perchè voleva anche lei i biscottini come i suoi, ognuno con il suo pirottino colorato!

IL DIARIO DEL NOSTRO KETO-VIAGGIO IN INGHILTERRA

Claim12Centrato P1060677 Siamo appena tornati dalla visita in Inghilterra che facciamo ogni sei mesi: due giorni fuori, con due viaggi in aereo e una notte in b&b.

La partenza di una famiglia che amministra una dieta chetogena, assomiglia ai count-down alla partenza dei razzi per lo spazio: un salto nel buio!

Noi la prima volta, siamo partiti con vettovaglie e attrezzature sufficienti per un mese di permanenza nel deserto, poi piano piano abbiamo imparato a portare solo l’essenziale….che è comunque ingombrante! Allora, il nostro consiglio è: organizzate la partenza con metodo, controllando bene tutti i passaggi.

  • Lettera del neurologo per il viaggio: è essenziale che vi facciate fare dal neurologo o dalla dietista una lettera/certificato che attesta che vostro figlio segue una dieta medica strettamente controllata e che quindi può assumere solamente cibo preparato dai genitori; per questa ragione, il medico chiede alla compagnia aerea e alla sicurezza di permettere l’imbarco nel bagaglio a mano dei cibi e delle bevande realtive alla dieta, oltre ai dispositivi medici necessari. Qui trovate un modello da personalizzare: Travel letter
  • Programmate tutti i pasti durante il viaggio: dove sarete? ci sarà la possibilità di preparare cibo fresco, o dovrà essere già pronto?
  • Preparatevi agli imprevisti: l’aereo ritarda, la vostra valigia viene smarrita, c’è una coda per prendere la metropolitana, improvvisamente nevica in agosto….meglio prendere in considerazione anche casi improbabili, che trovarsi in una situazione non gestibile.
  • Pensate che non vi sarà possibile comprare nessun cibo pronto, dovrete avere tutto con voi, fino ad arrivare al prossimo fornello.
  • Fate una lista degli alimenti di cui avete bisogno durante il viaggio, e portate con voi tutto quello che non siete sicuri di trovare una volta arrivati alla meta.
  • Il vostro computer deve viaggiare insieme a voi: dovete essere pronti a calcolare una nuova ricetta in ogni momento.

Prima di mettervi in viaggio, preparate una lista dei pasti e delle merende che dovrete essere sicuri di portare con voi: meglio essere sicuri, e prevedere i cibi per un intero giorno, anche se il viaggio dura solo poche ore. Pensate prima a dove dovreste essere all’ora dei pranzi, e organizzatevi di conseguenza, magari portando scorte extra di un cibo già pronto che siete sicuri vostro figlio mangerà (per il nostro: Baci di dama!). P1060679 Tenete conto che ci potranno essere degli imprevisti (ritardi nei voli, cambiamenti di orario..), e portate con voi sempre le scorte necessarie; tenete con voi nel bagaglio a mano cibo per tutta la giornata, e raddopiate le scorte nel bagaglio che eventualmente imbarcherete al check-in.

E allora, buon keto-viaggio, e mandateci  una cartolina!Claim12Centrato

KETOGOURMET presenta: Baci di Dama!!!!

Avete fatto molta strada, ma vi resta ancora una prova prima di conquistare le tre spatole d’oro: preparare questi Baci di Dama!

P1060338Dovrete metterci tutta la vostra arte chetogena (e tutta la vostra pazienza)…ma questi biscottini non vi tradiranno, diventando in poco tempo uno dei pilastri della dieta del vostro piccolo Ketogourmet….

Scaricate la ricetta qui sotto, e…. fateci sapere come va a finire!

BaciDama

ClaimRicette2

I costi della dieta chetogena

Claim12Centrato

I costi maggiori di una dieta chetogena non sono i cibi, ma gli alimenti speciali come il Ketocal, gli integratori (di solito un integratore vitaminico), e i dispositivi medici (aghetti e striscette per la chetonemia) per misurare la chetosi.

Per darvi un’idea, il calcolo del costo degli integratori e dei dispositivi medici della dieta di nostro figlio, arriva a oltre €6.000 in un anno.

Ad oggi ogni ASL ha purtroppo delle regole diverse per la prescrivibilità, e quindi sarete costretti a fare una lunga trafila burocratica, prima per capire quali siano le procedure, poi per fare la richiesta vera e propria di quanto serve alla dieta di vostro figlio.

Uno dei punti sui quali è importante che le famiglie facciano pressione, è ottenere la piena prescrivibilità di tutto ciò che è necessario alla dieta, con procedure standard e le relative esenzioni per patologia, come un qualsiasi farmaco.

La diffusione della dieta è rallentata da queste difficoltà, ma è anche vero che se la dieta riuscirà a diffondersi, la pressione delle famiglie aumenterà e non potrà che far considerare la dieta come una normale terapia farmacologica.

Tornando alla nostra esperienza (ASL Roma A), abbiamo dovuto far valutare il caso da una commissione per l’Assistenza Farmaceutica della ASL che si chiama CAFI; la CAFI si occupa delle prescrizioni per le malattie rare, sia per gli integratori che per i dispositivi medici.

Se la vostra ASL ha la stessa procedura, dovete prima di tutto individuare il centro di Assistenza Farmaceutica della vostra ASL; questo centro raccoglierà le informazioni e le trasmetterà alla Commissione, e in seguito si occuperà della distribuzione dei prodotti.

I documenti che servono alla CAFI per esaminare la vostra richiesta sono:

  • prescrizione della dieta da parte del neurologo, con durata prevista del trattamento;
  • richiesta degli alimenti speciali, con dosaggio giornaliero (piano terapeutico), sempre firmata dal neurologo e/o dal dietologo;
  • richiesta dei dispositivi medici, con quantità giornaliere delle misurazioni, sempre firmata dal neurologo;
  • il vostro modulo ISEE.

Il modulo ISEE serve perchè se i costi che sostenete per la dieta sono inferiori ad una certa percentuale del vostro reddito annuale (mi sembra il 5%), la domanda sarà respinta; anche questo è uno dei punti sui quali le famiglie dovranno far sentire la loro voce, perchè crea una differenza inaccettabile tra la dieta e gli altri trattamenti farmacologici, che sono a carico del SSN.

Se volete rendere più rapida la trafila, preparate un foglio nel quale calcolate il costo totale annuo della dieta, partendo dalle quantità indicate nei piani terapeutici firmati dal medico;

(per esempio, partendo dal Ketocal:

ogni giorno 40 grammi di Ketocal;

in un anno 365×30 grammi di Ketocal = 14.600 grammi;

ogni scatola contiene 300 grammi;

ogni anno 48,7 confezioni (=14.600:300)

ogni scatola costa € 63,96;

costo totale annuale del Ketocal = €3.112,72 (=63,96 x 48,7).

Calcolate questi passaggi per tutti gli integratori e i dispositivi medici, poi fate la somma totale.

Se la vostra domanda viene approvata, integratori e dispositivi vi saranno forniti a scadenze regolari (ogni mese, o ogni tre mesi), dall’Assistenza Farmaceutica della vostra ASL; dovrete andare a ritirarli voi.

Per gli integratori non distribuiti in Italia (come il Fruitivits della Vitaflo), non siamo sicuri della procedura, e lo abbiamo finora comprato di tasca nostra (una scatola costa circa €100, e a noi dura due mesi). L’integratore che si trova in Italia (il PhlexiVits della Nutricia) potrebbe forse essere prescritto, ma ha un grave difetto: è veramente stomachevole!

Claim12Centrato 

Prepararsi alla dieta

Claim12Centrato 

Molti genitori hanno paragonato l’inizio della dieta a una seconda nascita dei propri figli, e ci sono in effetti tante similitudini: emozione per le nuove sensazioni, paura di sbagliare, timore di non capire le necessità del piccolo, felicità per il contatto. 

In questo post, ci occuperemo degli aspetti più concreti: come preparare la casa (e il resto della famiglia) all’inizio della dieta, diciamo il passaggio che avete fatto quando avete preparato la culla o la cameretta per il lattante, con i corredini e tutto il resto…. 

Se vostro figlio è figlio unico e voi abitate da soli con lui, andate pure al paragrafo successivo, ma se  in casa ci sono fratelli o altri parenti che abitano con voi, persone che vi aiutano con il bambino, per prima cosa dovete allearvi con loro. 

Ancora prima di iniziare, spiegate loro in maniera precisa cosa significherà la dieta per il loro fratello/nipote…, fategli capire che una delle cose più importanti della dieta è la precisione nel rispettare i cibi ammessi e non ammessi, nel tenere sotto controllo tutto quello che si mangia. 

Decidete insieme le strategie migliori per ogni membro della famiglia, in modo da arrivare a decisioni condivise: dove verranno tenuti i biscotti al cioccolato per la colazione dei fratelli? Date delle regole precise, che tutti devono rispettare, per continuare a condividere i momenti del cibo: niente zucchero, pane, biscotti, crostatine e merendine sulla tavola, ognuno è responsabile del proprio cibo e di non lasciare bocconi o avanzi in giro. 

La dieta è difficile per tutti, non solo per vostro figlio, ci saranno delle rinunce da fare e dei cambiamenti: è importante che tutti i membri della famiglia siano consapevoli di fare uno sforzo con un obbiettivo preciso, combattere le crisi epilettiche, farle diminuire, controllarle. 

Nei primi tempi, durante i pasti in comune, cercate di evitare di portare in tavola per gli altri componenti della famiglia i “vecchi” cibi preferiti di vostro figlio, aiutatelo a cambiare gusti e ad apprezzare il nuovo cibo; avrete un vantaggio: conoscerete di certo i cibi che non amava per niente, che rifiutava: partite da quelli per costruire i menu per il resto della famiglia! 

Ci sono molti modi di consumare i carboidrati necessari in una dieta non chetogena, non solo pizza, pane e pasta, ma anche patate, gnocchi, polenta, semolino, cous cous, boulghur, fagioli, ceci, piselli, lenticchie….noi abbiamo mangiato per tre mesi solo gnocchi!!! 

Una volta che la dieta si sarà stabilizzata, potrete portare nuovamente sulla vostra tavola pasta, pane, qualunque tipo di cibo, ma continuando a stare all’erta, perchè i bambini sono rapidissimi, e un tentativo di rubare al volo un pezzo di pizza lo faranno sempre! 

Tutta la casa sarà stata organizzata per facilitare la dieta: mai cibo in giro, tutti i cibi non chetogeni fuori dalla portata di vostro figlio (in alto o sotto chiave), non lasciare mai la tavola apparecchiata con resti di cibo o briciole di pane, scorte personali di biscotti o cioccolatini tenute in luoghi inaccessibili: vi accorgerete che i vostri stratagemmi funzionano quando troverete una scatola di biscotti nel vostro armadio, tra le calze! 

Quando questo succederà, sarete pronti per affrontare parenti e amici. Claim12Centrato


PARENTI e AMICI 

P1060595

Per la buona riuscita della dieta, è fondamentale coinvolgere tutta la rete di affetti che vi sta intorno: nonne, zie, cugini, parenti, amici…. tutti vanno informati della dieta. 

Mettete la dieta in una luce positiva, non come privazione e difficoltà, ma come sforzo al quale tutti potranno partecipare, per aiutare vostro figlio a migliorare la qualità della sua vita. Se le crisi saranno controllate o diminuiranno, la vittoria andrà distribuita tra tutti quelli che parteciperanno all’impresa, anche se l’eroe di questa storia sarà sempre vostro figlio! 

Nel preparare la vostra cerchia alla dieta, vi accorgerete subito di uno strano fenomeno: nessuno riesce veramente a capire il meccanismo della dieta! Senza distinzione di età, cultura, intelligenza, tutti i parenti e gli amici vi faranno domande per voi senza senso: “può mangiare la pizza con molto olio”? “può mangiare la carbonara se ci metto molta pancetta”? saranno le più comuni, e ancora più insidiose saranno: “povero bimbo, non può mangiare il torrone!” o il classico “ma non potrà andare da Mac Donald’s con gli amici!” 

Avrete comunque bisogno di tutti, ogni aiuto sarà importante per vostro figlio, quindi cercate di non arrabbiarvi subito i parenti più stretti! Spiegate con pazienza che la dieta è un grande impegno, ma che in cambio la qualità della vita del loro nipote/cugino/amico potrà essere molto migliore. 

Coinvolgeteli, chiedete suggerimenti (anche se e’ ovvio che la parmigiana della zia fatta con molto olio non sarà possibile farla mangiare a vostro figlio), ma in cambio pretendete da loro un aiuto attivo: pranzi e cene che rendano possibile per vostro figlio condividere il momento del cibo con gli altri. 

La socialità di un bambino che segue la dieta chetogena è sempre una scommessa: vi accorgerete che tutte le occasioni sociali ruotano intorno al cibo! E’ fondamentale che il bambino possa condividere in serenità il momento del pasto con la sua famiglia: abbiamo capito di aver avuto il giusto atteggiamento quando siamo riusciti a fare dei bellissimi pranzi con i nonni, che tenevano il pane nelle tasche! 

Rendetevi conto che la presenza di vostro figlio a una cena limitera’ la liberta’ degli altri, ma non preoccupatevene: discutete in dettaglio con i vostri parenti il menù prima dei pranzi, siate riconoscenti per tutti i piccoli sacrifici che dovranno affrontare, ma siate anche implacabili. 

Se qualcuno non capisce, o non vuole mettersi in gioco, non andate! Organizzate piuttosto voi il vostro Natale chetogeno, e chi capisce l’importanza della dieta sarà il benvenuto. 

La famiglia chetogena in trasferta assomiglia a quelle scene dei film americani d’azione, quando le squadre del servizio segreto bonificano i luoghi dove sta per arrivare il Presidente; di solito uno dei due genitori scatta in avanscoperta, controllando la cucina e facendo piazza pulita di tutto il cibo incustodito; poi passa alla tavola da pranzo, nascondendo o almeno coprendo il cestino del pane. 

La durata massima della bonifica deve essere di tre secondi, quindi tenetevi in allenamento! Si passa poi agli altri locali della casa, spazzando via caramelle, cioccolatini, dolcetti, che di solito riempiono ogni angolo dei salotti…. 

Natali, pasque, domeniche, tutto deve diventare amico della dieta: saranno modificati i menù tradizionali, e tutti dovranno sapere che quando andrete in visita ci sarà una bonifica preventiva della tavola e della cucina, per non lasciare in giro cibi non consentiti! 

E’ un impegno per tutti, ma se riuscirete a conquistarvi l’appoggio dei vostri parenti, coinvolgendoli in questa avventura così speciale, potranno essere una risorsa importante per vostro figlio. Vedrete che piano piano, il fascino di questa strana medicina a base di olio e burro agirà anche su di loro. 

Claim12Centrato 

Fare la spesa, un problema di logistica avanzata!

Claim12Centrato

Una volta iniziata la dieta, in poco tempo vi troverete ad usare, oltre ai prodotti freschi, soprattutto uova, noci e semi, avocadi, e avrete sempre olio e burro pronti all’uso.

Usate solo materie prime di prima qualità: costano di più, ma ve ne serviranno delle quantità minime; una delle difficoltà maggiori della spesa sarà di convincere il vostro macellaio a tagliarvi ogni volta solo 50 grammi di filetto! (in un prossimo post vedremo come usare questi avanzi….)

Cercate di preparare il più possibile cibi freschi; nei libri americani e inglesi, il congelatore la fa da padrone, e gli autori sono molto determinati a convicervi come sia bello cucinare in un giorno i pasti per tutta la settimana!

Prendere un piatto pronto dal freeezer e doverlo solo scaldare è comodo e rapido, lo farete tante volte, e avrete sempre qualcosa a portata di mano nel congelatore per le emergenze, ma il gusto di un piatto appena preparato è molto diverso….. ricordate: “dieta è quando bambino mangia”!

Tenete sempre sotto controllo la spesa per la dieta, facendo ogni sera una lista separata dal resto della spesa di casa. Dovrete essere metodici: per le ricette vi serviranno determinati cibi di determinate marche, che dovrete sapere dove e quando trovare; se ordinate via internet, tenete sotto controllo le scorte; se usate un certo tipo di cioccolato per le ricette, pensate che quando arriva l’estate improvvisamente sparirà!

Il tempo impiegato nel pianificare la spesa e tenere d’occhio le scorte, vi risparmierà la fatica di dover ricalcolare le ricette ogni volta che l’ingrediente della marca precisa che vi serve sia terminato. Aiutatevi anche da soli: inventate delle ricette (sempre con il controllo del dietologo) solo con prodotti che siete sicuri di poter trovare facilmente, o di poter ordinare rapidamenti via internet.

Seguire  la dieta richiederà molto tempo, sarà una parte vincolante della vostra vita; come genitori di bambini con un’epilessia farmacoresistente, sarete già abituati ad affrontare molte difficoltà, e l’impegno della dieta non vi deve preoccupare: c’è la possibilità che la dieta diminuisca o controlli del tutto le crisi dei vostro figlio!

Ma anche per voi genitori, la dieta avrà un regalo: vi farà uscire dalla passività; conoscete senza dubbio il senso di frustrazione, la rabbia che provoca assistere ogni giorno per mesi o per anni  a una, dieci, cento crisi di vostro figlio.

Con la dieta, potrete incanalare e trasformare questa frustrazione e questa rabbia, avere la sensazione di poter fare qualcosa per vostro figlio; sarà questa sicurezza a darvi la determinazione per continuare nella dieta, determinazione che vi servirà in famiglia, nelle occasioni sociali, a scuola, con vostro figlio.


P1060456LA FARINA? NON MI SERVE!

In questi ultimi anni, seguire una dieta chetogena è diventato molto più semplice. In rete si trovano molte informazioni, quasi tutti i cibi industriali sono etichettati con i valori nutrizionali, sono disponibili alimenti a ridotto contenuto di carboidrati che potete facilmente ordinare e farvi consegnare a domicilio.

Attenzione però che, accanto alla dieta chetogena per l’epilessia, sono molto in voga delle diete chetogene dimagranti, che portano con sé un merchandising molto spinto su alimenti che non sono indicati per una dieta medica, soprattutto per bambini.

Se digitate la parola “chetogeno”, vi appariranno soprattutto siti dedicati ai culturisti! Cibi come la pasta shirataki, addensanti vegetali come l’agar-agar o la farina di carrube, “farine” come lo psillyum (praticamente la pula di un seme indiano, con la quale si possono fare dei mostruosi “panini”…), integratori proteici come le proteine del siero del latte, devono essere usati con estrema parsimonia, e chiedendo sempre la preventiva autorizzazione del vostro dietologo; nel caso l’autorizzazione vi sia, fatevi prescrivere anche le quantità giornaliere massime consentite.

Ricordate anche che un eccesso di fibre può interferire con l’assorbimento dei pochi carboidrati presenti nella dieta, e causare un aumento eccessivo della chetosi.

Ma quello che rende più facile la dieta oggi, è che sono stati sviluppati specifici integratori medici, che rispondono a molte esigenze della dieta chetogena.

Ci occuperemo qui di due prodotti: Il Ketocal della Nutricia e la polvere Ketocuisine, prodotta dalla Ketocooking, una ditta canadese, che si prestano ad essere usati anche come ingredienti per le ricette, in pratica come sostituti della farina.

Il Ketocal è una polvere facilmente solubile, che si trova anche in Italia, utile soprattutto per pasti liquidi (latte per la colazione, “frullati” e simili), oltre ad essere usato anche come fonte unica di cibo per l’alimentazione via sondino.

Ce ne sono tre tipi: uno con ratio 3:1 (usato soprattutto per i bambini molto piccoli), e due con ratio 4:1, uno di gusto neutro e uno aromatizzato alla “vaniglia”. Il Ketocal contiene anche vitamine e minerali, e vi aiuterà a mantenere i giusti livelli di queste sostanze nella dieta:

http://www.nutricia.it/nutrizione-malattie-metaboliche/prodotti/ketocal/

Ci sono molte ricette a base di Ketocal, sia dolci che salate; queste sono quelle con ratio 3:1

http://www.myketocal.com/classicalrecipes3-1.aspx

ed esiste anche uno Chef specializzato della Nutricia, il mitico Chef Neal:

https://www.youtube.com/watch?v=yysXZc1Q23s

che è in grado di preparare con il Ketocal praticamente qualsiasi piatto.

Ketocuisine nasce direttamente come “farina” con ratio 5:1, la trovate qui:

http://ketocuisine.com/index2.php

Per ordinarla, c’è bisogno del consenso del vostro dietologo:

ketocuisine-consent-form

Non l’ho mai usata, ma è molto gettonata sui gruppi di ketogenitori americani e inglesi, e troverete moltissime ricette nelle quali è usata.

E’ una scelta filosofica: cercare di imitare il più possibile piatti non chetogeni (pizze, pane, crakers…), lasciando in secondo piano il gusto, o sviluppare una cucina che sia solo chetogena?

Ogni famiglia farà la sua scelta, in base ai gusti dei propri figli e alla propria organizzazione: l’importante è essere flessibili e far assaggiare a vostro figlio tutti gli esperimenti! Ma se volete il mio parere…..il Ketocal sa di cartone, con un leggero retrogusto metallico!

Claim12Centrato