Ecco la seconda parte delle risposte della dottoressa Sue Wood alle domande sulla dieta chetogena per adolescenti e adulti.
6) La dieta chetogenica può essere efficace contro ogni tipo di epilessia?
Sì, la dieta può indurre cambiamenti positivi e miglioramenti notevoli in ogni tipo di crisi epilettiche. Non è tanto il tipo di epilessia che conta, ma se e come il bambino o l’adulto rispondono alla terapia chetogenica.
Purtroppo al momento non abbiamo nessuno strumento per sapere in anticipo se un paziente risponderà o meno alla dieta. Un programma attentamente controllato e individualmente calibrato di dieta chetogenica della durata di tre mesi è l’unica maniera di capire se e come il paziente risponde alla dieta.
7) Quanto tempo è necessario per capire se la dieta è efficace in un determinato paziente?
Tra quelli che rispondono bene alla terapia chetogenica, alcuni possono manifestare segni di maggiore presenza e miglioramenti nelle crisi epilettiche anche durante la prima settimana, mentre altri possono aver bisogno di tre mesi per arrivare agli stessi segni. E’ impossibile da prevedere.
Come risultato della terapia chetogenica, alcuni pazienti possono anche sviluppare crisi epilettiche più forti o più frequenti. Questo fenomeno può essere temporaneo, ma se dovesse persistere, vuol dire che la terapia chetogenica non è un trattamento appropriato per quel determinato paziente, e sarà quindi interrotta.
8) E’ possibile seguire la dieta per molti anni?
Sì, ma la dieta deve essere comunque sempre supervisionata da un team medico, e la biochimica del sangue (fegato, reni, stato delle ossa e nutrizione generale) deve essere controllata dal team medico su base annuale.
9) Per ottimizzare l’efficacia anticonvulsiva della dieta, esiste un livello ideale di chetosi?
No, non esiste un livello di chetosi che può assicurare una risposta ottimale in tutti i pazienti; per alcuni pazienti, livelli molto bassi di chetosi (chetonemia minore di 1 mmol/l) sono sufficenti per liberarsi completamente dalle crisi epilettiche, mentre per altri pazienti possono non esserci benefici di nessun tipo anche con livelli di chetosi di 4 o 5 mmol/l. La risposta è molto individuale.
La dieta chetogenica innesca un cambiamento nella biochimica del cervello che va oltre la produzione di chetoni. Purtroppo ad oggi non capiamo ancora in maniera sufficentemente chiara questo meccanismo.
10) Gusti personali o preferenze per determinati cibi prima di iniziare la dieta, possono essere dei segnali che la dieta stessa sarà più o meno efficace?
Come ogni altra medicina, la dieta chetogenica può essere efficace solamente se viene consumata! Se un adulto o un bambino mangia volentieri una varietà di cibi che possono essere utilmente impiegati in una dieta chetogenica, allora sarà più facile che l’accettazione dei pasti e delle merenda chetogeniche sia buona.
Se un bambino o un adulto vuole mangiare solo pane, patate e pasta e non mangia volentieri carne, pesce e verdure, allora sarà necessario un grande lavoro per introdurre gradualmente questo primo cambiamento nelle abitudini alimentari, prima ancora di iniziare il trattamento chetogenico vero e proprio. In questo senso le preferenze alimentari possono rendere la dieta più semplice, ma non danno indicazioni dirette sull’efficacia che avrà o meno la dieta stessa
Potete trovare un breve curriculum di Sue Wood qui: Susan Wood
Questo è il link alla clinica Matthew’s Friends Clinic for Ketogenic Dietary Treatements di Lingfield: Lingfield
GRAZIE a SUE WOOD da KETOGOURMET!