Continuano le risposte della Dottoressa Neal alle domande di KETOGOURMET; questa seconda serie è dedicata in particolare al ruolo delle famiglie e al rapporto con il dietista e il team medico.
Attualmente la Dottoressa Neal fa parte del team medico specialistico della clinica Matthew’s Friends di Lingfield, Surrey (Matthew’s Friends). Questo centro è uno dei pochi in Europa specializzato nelle terapie trattamenti chetogenici (tutti i tipi di diete sono seguiti), per l’età pediatrica ma anche per adolescenti e adulti.
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4) Nel rapporto con il dietista, di che tipo di sostegno hanno bisogno le famiglie?
Il dietista ha bisogno di essere regolarmente in contatto – via telefono o e-mail – con le famiglie tra una visita ambulatoriale e l’altra, in particolar modo durante le prime fasi della dieta; le famiglie hanno invece bisogno della sicurezza di poter aver accesso a tutto il supporto del quale hanno bisogno, da parte del dietista o di altri membri del team medico.
Questo canale di comunicazione renderà facile l’individuazione dei problemi, e possibile incoraggiare e consigliare le famiglie, con piccoli trucchi per aiutare la gestione della dieta, nuove idee per le ricette e aiuto nella gestione delle piccole malattie che si possono presentare.
E’ essenziale che le famiglie e i dietisti lavorino assieme per assicurare la gestione ottimale della dieta chetogena. Le famiglie sono invitate a registrare le crisi epilettiche, i livelli di chetosi, il peso e ogni altro cambiamento significativo, per esempio nel comportamento, nonché l’uso di medicinali di emergenza o il cambio di attività.
I contatti regolari e una precisa e costante osservazione delle famiglie, metteranno in grado il dietista di elaborare l’appropriato fine-tuning della dieta.
5) Quanto importante è il ruolo delle famiglie nella dieta?
E’ basilare che le famiglie capiscano la necessità di osservare scrupolosamente tutte le restrizioni della dieta, prima ancora di far iniziare la terapia chetogenica al proprio figlio. Tutti i membri della famiglia e tutti quelli che assistono il paziente, devono essere motivati ad aiutare il bambino a seguire la dieta, in modo da dare al trattamento chetogenico la migliore possibilità di successo.
6) Quali sono le cose più importanti che una famiglia può fare prima di iniziare la dieta?
Per sfruttare nella maniera migliore il periodo di prova della dieta, è basilare che tutti i membri della famiglia si dedichino al successo della terapia.
Prima di iniziare la terapia alimentare, ognuno deve avere l’opportunità di chiarire le proprie aspettative, mettere in comune le sue preoccupazioni e le sue paure, e tutti devono essere sicuri di essere pronti ad iniziare la dieta.
Può succedere che nell’ambiente familiare o di lavoro ci siano delle complicazioni che rendono consigliabile di ritardare l’inizio della dieta, fino a che la famiglia si senta sicura di poter assumere la responsabilità di iniziare il trattamento.
La famiglia deve discutere con il team medico ogni tipo di difficoltà relativa al rapporto con il cibo, sia di tipo alimentare che comportamentale, poiché queste difficoltà possono rendere più complicato seguire la dieta, e dovrebbero essere trattate e risolte prima di iniziare la terapia chetogenica.
Prima di iniziare la terapia chetogenica è opportuno costruirsi scorte dei cibi che saranno più usati nella dieta, e provare a preparare delle ricette chetogene. Molte famiglie usano specifici programmi per computer per calcolare la dieta chetogena, in particolar modo una volta che la dieta si sia stabilizzata.
Una volta iniziata la dieta, raccomandiamo un minimo di tre mesi di trattamento, per avere il tempo sufficiente di costruire una prescrizione precisa e svolgere l’opportuno fine-tuning.
Trascorso questo periodo di tempo, se la dieta non dovesse avere effetto, le famiglie avranno almeno la certezza di aver fatto del loro meglio e potranno abbandonare la dieta e provare un diverso trattamento.
7) Quali sono le cose più importanti che una famiglia deve fare per mantere la dieta per un lungo periodo di tempo?
Ho già sottolineato l’importanza di annotare con precisione tutti i parametri della dieta; il monitoraggio costante e il confronto con il team chetogenico faranno sì che la prescrizione della dieta sia ottimale nel controllo delle crisi e sicura. Durante la dieta, sono essenziali le visite di controllo (ogni 3/6 mesi), che includeranno un set completo di analisi del sangue, per controllare diversi parametri biochimici e nutrizionali.
I bambini variano nella loro risposta ad una terapia chetogenica protratta nel tempo: alcuni saranno molto soddisfatti con poche e semplici ricette, altri avranno bisogno di maggiore varietà e creatività culinaria per rimanere costanti nell’accettare il trattamento. Molte famiglie trovano utile confrontarsi con i gruppi di supporto in rete, per scambiarsi idee e consigli pratici.
GRAZIE a ELIZABETH NEAL da KETOGOURMET e da tutti coloro che ci seguono!