KETOESSENTIALS: attrezzatura essenziale per diventare ketochef

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Eccovi una piccola lista degli attrezzi per diventare un provetto ketochef.

Bilancia. Vi consigliamo di averne due:

  • con la prima dovete diventare inseparabili; basta che pesi 500 gr., con precisione 1 grammo e funzione tara; ricordate di tenere sempre batterie di ricambio a portata di mano; io trovo molto funzionale questo modello: Bilancia, perchè il display non viene coperto dai recipienti e per la tara bisogna premere un tasto e non sfiorarlo;
  • un’altra più piccola, da 100 grammi ma con precisione 0,1 grammo; per questa funzione sono comodissimi i cucchiai/bilancia, li trovate su internet a poco prezzo:  Cucchiaio

L’altra possibilità è avere una sola bilancia, che abbia tutte e due le funzioni: vi consigliamo caldamente questa:   Tanita Kd321. E’ di una marca giapponese, Tanita e vale tutti i 36 euro che costa!

Vi auguriamo di continuare la dieta a lungo, in questo caso vi consigliamo di moltiplicare le bilance: una in macchina, una a casa della nonna/sorella/amici stretti se ci andate spesso, una da viaggio….


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misurini, bicchierini, pirottini……

Per cucinare:

La dieta chetogena è costituita per la maggior parte di grassi, quindi i cibi sono molto calorici, quindi le porzioni……sono piccolissime!

Dovrete quindi avere tutta l’attrezzatura in formato mini:

  • 2 padelle piccole (16 o 18 cm massimo);
  • 1 pentolino per le uova al tegamino;
  • 4 pentolini o pirofile monodose per le cotture al forno (9 cm);
  • 1 teglia piccola per torta (12 o 14 cm), in ceramica o silicone;
  • 1 vaporiera: questo è un consiglio personale, ma le verdure al vapore  sono molto gustose!
  • 1 spatola di silicone rigida, per raschiare le pentole;

Per preparare i piatti:

  • 1 impastatore piccolo, (senza contenitore);
  • 1 pimer, con il bicchierino e le lame per sminuzzare (tutto piccolo!);
  • 1 piccola frusta di acciaio;
  • 1 piccolo mestolo di acciaio (soprattutto per pesare le uova);
  • 3 ciotole piccole, in vetro;
  • 1 spatola di silicone piccola, se possibile a forma di cucchiaio;
  • 1 spatola di silicone media, morbida.

Le spatole diventeranno come la bilancia, un naturale prolungamento delle vostre mani: troverete la vostra preferita e non ve ne vorrete più separare!


Per pesare:

  • 4 bicchierini tipo da vodka per pesare i liquidi;
  • 8 ciotoline o piattini piccoli per pesare i solidi;
  • pirottini di carta per pesare farine, spezie, formaggio grattugiato e simili.

Rimane l’ultima cosa: fantasia e voglia di sperimentare sempre nuovi piatti per far diventare vostro figlio un vero….KETOGOURMET!

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La CUCINA CHETOGENA

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Preparare ogni giorno, tutti i giorni, sei pasti/merende/spuntini all’inizio vi sembrerà impossibile, sarete sopraffatti dall’impegno continuo; in questa fase critica, la cosa principale è non trasferire questo peso sul vostro bambino; dividetevi i compiti (per esempio il cucinare e il dar da mangiare al bambino), ma soprattutto non mollate: dopo le prime settimane di panico diventerete dei provetti ketochef! 

Per aiutarvi nei i primi tempi, ecco qualche piccolo consiglio

  1. dedicate una zona anche piccola della cucina esclusivamente alla preparazione della dieta;
  2. a portata di mano: bilancia, ricetta da preparare stampata , penna, attrezzi essenziali;
  3. la cucina chetogena è come la pasticceria: precisione, concentrazione, cura dei dettagli;
  4. pesate sempre tutti gli ingredienti separati e non distraetevi; il vostro impegno potrà aiutare vostro figlio a combattere l’epilessia;
  5. non potrete assaggiare il cibo mentre lo cucinate, quindi fate sempre una prova delle ricette prima di proporle a vostro figlio;
  6. la dieta è grammi, numeri, somme, ma prima di tutto cucinare cibo gustoso e sano che vostro figlio abbia voglia di mangiare;
  7. ogni dieta è diversa, solo voi conoscete i gusti di vostro figlio: cercate nuove ricette, fate esperimenti, migliorate le ricette, ma se vostro figlio ha un piatto preferito, non abbiate paura a cucinarlo di continuo!
  8. come direbbe Carlo Cracco…….non dimenticate l’impiattamento!
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muffin al parmigiano

Ma se volete due regole sole, da seguire sempre, eccovi le fondamenta della cucina chetogena:

  • tutto ciò che vostro figlio mangia o beve (esclusa l’acqua) deve prima passare per la vostra bilancia
  • non ci sono scarti: tutto quello che passa per la vostra bilancia deve diventare cibo per vostro figlio.

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Come si fa un diario della dieta chetogena?

Uno degli aspetti più impegnativi della dieta chetogena è quello di tenere un diario della dieta. Uno strumento che consenta di dare al dietista le informazioni sull’andamento della dieta e, contemporaneamente, rendere più semplice l’organizzazione quotidiana.

Questo è il metodo che usiamo noi. All’inizio di ogni settimana stampiamo i menù giornalieri (primo allegato) che teniamo appesi in cucina. Su questi, scriviamo a penna le cose fatte, la misurazione della chetonemia, eventuali cambiamenti. Questo rende più semplici anche gli approvvigionamenti, e consente anche di poter “passare il testimone” ad un’altra persona che con noi segue la dieta del bambino. A fine giornata riportiamo i dati sul file digitale (secondo allegato) che inviamo alla dietista ogni settimana.

Sulla base di queste informazioni la dietista è in grado di guidarci nella continua messa a punto della dieta.

E’ importante dire che questi file rappresentano solo un esempio, costruito sulla base delle specifiche esigenze di nostro figlio, in base all’età, al peso, all’attività fisica e alla sensibilità individuale verso la dieta che può variare molto. La dieta chetogena è un trattamento medico che può essere fatto solo sotto la supervisione di specialisti.

menù giornate da stampare

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