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Ecco una ricetta facile e veloce, che sfrutta uno dei tanti cibi di altissima qualità che sono la base della nostra cucina: la nocciola.
Cliccate qui per scaricare la ricetta: Torta Gianduja
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Ecco una ricetta facile e veloce, che sfrutta uno dei tanti cibi di altissima qualità che sono la base della nostra cucina: la nocciola.
Cliccate qui per scaricare la ricetta: Torta Gianduja
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Se non vi piace il sapore di cioccolata, ecco una torta molto delicata, che sfrutta tutto il profumo delle nocciole!
Eccovi la ricetta: Torta alle nocciole
Cari amici di KETOGOURMET, leggere il primo libro in italiano sulle diete chetogeniche ci ha fatto venire un gran buonumore, e soprattutto ci è venuta voglia di fare qualche domanda all’autore, il dottor Fabio Piccini.
Oltre al libro sulle diete chetogeniche, Fabio Piccini è autore di numerosi altri volumi sulla nutrizione e sul metabolismo legato alla nutrizione: dieta mediterranea, digiuno intermittente, fatness, ri(e)voluzione alimentare, teorie nutrizionali, microbioma umano, anoressia e bulimia.
Grazie a Fabio Piccini per aver risposto alle domande di KETOGOURMET!
Lei è un grande specialista del metabolismo legato alla nutrizione, che ha indagato in molti libri: cosa l’ha spinta ad interessarsi delle diete chetogeniche?
Tralascerei il “grande” e direi che, dato che faccio il ricercatore in scienza della nutrizione, oltre che il clinico, mi sono sempre interessato di patologie metaboliche con particolare attenzione anche alle loro applicazioni. E non ci piove sul fatto che le diete chetogeniche siano a tutti gli effetti delle diete metaboliche. Inoltre sono stato uno dei primi in Italia a interessarmi degli effetti biochimici e fisiologici del digiuno intermittente, che altro non è se non un ulteriore modello di dieta metabolica con effetti comparabili a quelle delle diete chetogeniche.
Quali sono stati gli studi scientifici più significativi sulla dieta?
Gli studi significativi sulla dieta sono davvero tanti e sono andati crescendo sistematicamente negli ultimi quindici anni. La definizione dei protocolli MAD e LGIT e delle loro modifiche ha aperto il mondo delle terapie chetogeniche a una quantità di altre patologie e soprattutto a una quantità di altri paesi in continenti quali l’Asia o l’Africa i quali, per via delle loro tradizioni alimentari, erano impossibilitati a mettere in atto la KD secondo il metodo occidentale. Dagli indiani abbiamo imparato come usare i grassi mono e polinsaturi per indurre la chetosi, e come usare le spezie per incrementarne gli effetti, mentre dagli africani stiamo imparando a reintrodurre gli alimenti sinbiotici (fermentati che contengono sia probiotici che prebiotici). Insomma, si tratta di un campo in forte evoluzione nel quale purtroppo noi italiani siamo tuttora in coda.
Nella sua esperienza professionale, quanto è efficace la dieta chetogenica?
La mia principale esperienza nell’uso delle diete chetogeniche deriva dal loro utilizzo in patologie non neurologiche (con l’eccezione delle cefalee) utilizzando protocolli MAD e/o LGIT modificati mediante l’aggiunta di digiuno intermittente, e posso dire che le trovo molto efficaci.
Il suo libro traccia un panorama di tutte le applicazioni della dieta; oltre all’area neurologica, per quali altre patologie lei consiglia una dieta chetogenica?
Sulla base della mia esperienza, consiglio le terapie chetogeniche per patologie come l’obesità, le policistosi ovariche, le emicranie e le cefalee a grappolo, il diabete di tipo 2 in fase iniziale (sindrome metabolica).
Al di là del campo strettamente medico, il metabolismo indotto dalla dieta chetogenica può avere dei benefici sulla salute di una persona sana?
Se consideriamo che il collo di imbuto che raccoglie le principali malattie del progresso è il dismetabolismo del glucosio (insulino-resistenza e patologie correlate), qualsiasi protocollo che riduca l’impatto glicemico della dieta non può che far bene. Pertanto anche persone che non soffrono di gravi patologie possono sicuramente trarre beneficio dai protocolli a più basso rapporto chetogenico, soprattutto se utilizzati in maniera ciclica. Come già detto, il fatto che gli effetti di una dieta chetogenica mimino quelli indotti dal digiuno intermittente e dalla restrizione calorica mi porta a pensare che questi protocolli siano destinati ad acquisire una sempre maggiore popolarità con il passare degli anni. Del resto la letteratura non fa mistero del fatto che tutti questi stili nutrizionali incrementino salute e longevità.
Non perdete la seconda parte dell’intervista, prossimamente su KETOGOURMET!!!
Cari amici di KETOGOURMET, da pochissimi giorni è uscito il primo libro in italiano sulle diete chetogeniche! La parte più significativa è a pagina 136: “…il miglior indirizzo italiano è sicuramente quello del blog Ketogourmet….” (ci sono link a Ketogourmet anche alle pagg.113, 119 e 131)!!!
A parte gli scherzi, questo è un libro essenziale, documentatissimo e completo, che copre tutte le applicazioni della dieta, sia in campo strettamente medico, che nel campo più vasto della salute generale e di una corretta alimentazione.
Si rivolge a specialisti, ma anche a curiosi e persone attente al cibo come fonte di salute e benessere, e ci auguriamo che possa contribuire a diffondere la pratica di queste diete, che, come riconosce anche l’autore, nel nostro paese sono ancora fortemente sottoutilizzate.
L’autore è Fabio Piccini, medico e nutrizionista, che ha scritto diversi libri sul metabolismo legato alla nutrizione:
dieta mediterranea, digiuno intermittente, fatness, ri(e)voluzione alimentare, teorie nutrizionali, microbioma umano, anoressia e bulimia.
Il dottor Piccini è anche fondatore della metabolism academy, un sito di e-learning dedicato alla nutrizione, nonché direttore del progetto microbioma italiano.
Consigliamo caldamente la lettura di questo libro a tutti quelli che stanno già seguendo una dieta, o la vorrebbero iniziare, o sono solamente interessati ai temi di una corretta alimentazione.
Insomma, la dieta chetogena inizia a diffondersi….a macchia d’olio!!!!!
Cari amici di KETOGOURMET, se avete a che fare ogni giorno con l’impegno di una dieta chetogena, saprete certamente che una delle difficoltà maggiori per la famiglia è quella di non aver mai nulla di pronto, ma di dover preparare sempre tutti i pasti (e le merende, le colazioni, gli spuntini…..).
Fortunatamente cominciano a diffondersi dei prodotti che, almeno in parte, vi potranno aiutare nella gestione della dieta.
La strada è stata aperta dalla Nutricia, che ha una lunga serie di prodotti per diverse diete, incluse la dieta chetogena. Conoscerete sicuramente il loro prodotto più diffuso, il Ketocal, una polvere che si presta a diversi usi.
Si può diluire con acqua e farla diventare una sorta di “latte”, oppure un frullato, o una mousse etc.; altrimenti si può usare come farina, per piatti come pizze, o torte salate etc. Ecco un video di una delle tantissime ricette che usano il Ketocal: Ketocal Pizza
Dovrete in ogni caso calcolare le quantità per rispettare la vostra prescrizione, ma sicuramente il Ketocal è un ottimo alleato nella dieta; da poco è disponibile anche in forma di brick, pronto da bere.
La Nutricia ha anche diversi KetoChef, il nostro preferito è lo Chef Neil: eccolo in azione mentre prepara dei pancakes al Ketocal: Chef Neil.
Quando preparate delle ricette che prevedono di cuocere il Ketocal, ricordate di non superare mai i 180°; in questo modo eviterete che i grassi possano produrre delle molecole dannose per la salute.
Sulla scia degli Stati Uniti (e dell’Inghilterra), dove la dieta è maggiormente diffusa che da noi, cominciano ad essere disponibili anche da noi una serie di prodotti che vi potranno essere utili.
Ci sono dei preparati in polvere, come il Ketocuisine della canadese Solace Nutritions, che ha una ratio 5:1, ed è utile sopratutto per ricette da forno, come dolci, pizze, biscotti, etc. Potete ordinarlo sul sito, ma dovete avere una richiesta del vostro dietista: Ketocuisine.
Un buon prodotto, da poco distribuito in Italia, è il Ketovie della Pembrooke, una bevanda al gusto di cioccolato (o vaniglia) con ratio 4:1. Il Ketovie sarà presto inserito nel registro nazionale degli integratori (quello che serve per fare in modo che il prodotto sia prescrivibile e, con diverse modalità nelle diverse regioni italiane, a carico del SSN).
L’abbiamo assaggiato, e vi possiamo assicurare che il sapore non è niente male! Tra l’altro, il Ketovie contiene diversi microelementi che sono molto utili nella dieta chetogena (tipo la carnitina!), e non contiene nessun grasso trans, una categoria di grassi che è meglio evitare per avere una dieta sana e bilanciata.
Inoltre contiene grassi omega-3, e una percentuale di grassi MCT (a catena media), assimilati dal corpo in maniera diversa dagli altri grassi, e più efficienti dei grassi a catena lunga nell’indurre la chetosi.
Ecco i fogli informativi delle due versioni al cioccolato e alla vaniglia:
Vogliamo poi segnalarvi i prodotti di un’azienda italiana, fondata diversi anni fa a Forlì dalle due sorelle Gamberi.
Marisa e Marina Gamberi hanno iniziato a produrre una linea di prodotti chetogenici, che ora sono disponibili in negozi monomarca in molte città italiane: Le Gamberì.
Ci sono biscotti, crackers, pasta, pane, piadine….. tutto adatto ad una dieta chetogena, e sviluppato con il Prof. Antonio Paoli dell’Università di Padova.
I prodotti sono molto validi, ma non facili da integrare in una dieta chetogenica medica, per il loro alto contenuto di proteine (di media 30gr. di proteine per 100 gr. di prodotto).
Controllate comunque la vostra prescrizione per capire se questi prodotti siano adatti alla dieta del vostro piccolo Ketogourmet!
Insomma, la strada comincia a essere meno accidentata, anche se nulla potrà ancora sostituire il vostro impegno nell’immaginare sempre nuove prelibatezze chetogeniche!
Cari amici, siamo orgogliosi di annunciarvi che le ore, i giorni, i mesi dedicati alla cucina chetogena, non sono passati invano: siamo riusciti a controllare le crisi di nostro figlio, e ora KETOGOURMET è stato anche invitato a partecipare ad un seminario di formazione per professionisti dedicato alla dieta chetogena! Il seminario è organizzato dall’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA di ROMA……ancora un passo e siamo alla laurea honoris causa!!!

A parte gli scherzi, ecco la locandina dell’evento (26/27 maggio a Roma): programma-e-modalita-di-iscrizione; su questo sito trovate i contatti per informarvi: siete tutti i benvenuti!
Cari amici, continuiamo la serie di nuove ricette con questa focaccia rustica al farro, ottima sia da sola che come base per pizza!
Datevi da fare con le spatole!
Cliccate qui per scaricare la ricetta: focacciafarro
COSA ABBIAMO FATTO IN QUESTI MESI? CUCINATO FURIOSAMENTE PER FAR FRONTE ALLO SCIOPERO DELLA DIETA!!!!!
Cari amici, non siamo spariti, semplicemente siamo stati troppo occupati a cucinare! In effetti, non c’è esperienza che tenga quando si materializza il peggior incubo dei Ketochef: LO SCIOPERO SELVAGGIO DELLA DIETA!!!
Come nelle catastrofi metropolitane, lo sciopero selvaggio mette in crisi, con una serie di piccoli colpi ben assestati, tutte le vostre certezze, costruite in anni di onesto impegno ketogenico!
Da un giorno all’altro, senza preavviso, vostro figlio inizia a rifitare sistematicamente tutti i piatti chetogeni che fino al giorno prima aveva apprezzato.
I biscottini preferiti, vere certezze della dieta, ormai un classico per tutte le stagioni? NO! Le merende sopraffine, frutto di una consumata esperienza chetogenica, con un bilanciamento perfetto tra grassi mono e polinsaturi? NEANCHE PER SOGNO! Quelle belle insalatine, con proteine nobili e tante fibre? SCORDATELE!!!
Non ci sentiamo di dispensare consigli per affrontare lo sciopero selvaggio, diciamo che ognuno dà fondo a tutte le proprie possibilità, sperando di superare la crisi……tutto quello che ci sentiamo di raccontarvi è come l’abbiamo affrontato noi.
ALLARME ROSSO: CHE FARE?
La prima cosa: non è possibile affrontare uno sciopero selvaggio senza saper calcolare una ricetta. Se non siete in grado di gestire questo aspetto della dieta, è probabile che lo sciopero selvaggio vi porterà a interrompere il trattamento, anche se la dieta si fosse rivelata efficace.
Quindi, se ancora non sapete calcolare o adattare una ricetta, incominciate subito!
Se invece siete familiari con i calcoli e con la prescrizione della dieta, il nostro consiglio è: stabilite delle priorità.
In una situazione di calma riuscivamo a rispettare scrupolosamente la prescrizione, sia dell’intera giornata che dei singoli pasti, ma in tempi di sciopero selvaggio abbiamo dovuto essere flessibili, e abbiamo scelto, sempre d’accordo con il dietista, il parametro delle Kcalorie.
In altre parole, non si cambia la ratio della dieta e dei singoli pasti, ma si dà la possibilità di non terminare il pasto. Chiaramente, dovete monitorare il peso di vostro figlio, ma questo lo facevate anche prima.
CUCINARE NUOVI PIATTI
Ci possono essere molte ragioni per uno sciopero selvaggio, alcune non le conosceremo mai, perchè non tutti i nostri piccoli Ketogourmet sono in grado di comunicare con le parole, ma altre sono intuibili: insofferenza per il cibo della dieta!
Cercate di inventare nuovi piatti, per spezzare la routine; se azzeccate una nuova ricetta, non abbiate paura di ripeterla ogni volta che il vostro piccolo Ketogourmet la desidererà!
In questi giorni condivideremo con voi le nuove ricette, create con la forza della disperazione!
Mandateci i vostri suggerimenti e le vostre esperienze!