I keto-calcolatori per creare piatti su misura dei gusti di vostro figlio

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Per calcolare le keto-ricette serve un programma per il computer. Con il computer calcolerete le giuste quantità degli alimenti per rispettare i valori dei nutrienti prescritti a vostro figlio per ogni pasto della giornata.

Dovete chiedere al centro che vi segue di fornirvi un programma specializzato; ne esistono diversi, il migliore dei quali si chiama EKM. L’EKM (Electronic Ketogenic Manager) è stato sviluppato circa dieci anni fa in Inghilterra, nel quadro del primo trial scientifico che ha definitivamente consacrato l’efficacia scientifica della dieta:

http://www.edm2000.com/ketogenic_diet_and_ekm.htm

L’EKM è gratuito, ma è necessario che il vostro dietologo si metta prima in contatto con l’autore, che gli sbloccherà l’accesso; sarà poi il vostro dietologo a permettervi l’accesso al programma, dopo aver inserito la prescrizione di vostro figlio. Il programma permette di calcolare le ricette, e ha anche delle funzioni che misurano di quanto vi avvicinate (luce verde) o allontanate (luce rossa) dalla prescrizione.

Il limite dell’EKM è che non solo il programma è in lingua inglese, ma anche il database dei valori nutrizionali dei cibi è costruito sui valori inglesi. Questo significa non trovare gli alimenti in commercio in Italia, e anche degli scostamenti sugli alimenti più comuni (per esempio latte, panna e burro inglesi hanno di solito valori diversi da quelli italiani).

Insieme al vostro dietologo, potrete comunque costruirvi una sezione personalizzata del database, dove inserire con pazienza i valori nutrizionali dei cibi che usate con maggiore frequenza. La nostra speranza è che presto ci sia una versione italiana dell’EKM, o un programma italiano con le stesse funzioni.

C’è anche un ketocalcolatore dell’Università di Stanford, anche questo ovviamente deve essere personalizzato.

http://web.stanford.edu/group/ketodiet/

Molte famiglie hanno intanto creato dei loro strumenti casalinghi, non c’è bisogno di essere degli ingegneri informatici, basta conoscere bene un programma di calcolo come EXCEL.

Non dovrete solo calcolare le ricette, ma anche creare degli schemi che vi permettano di avere un contatto continuo e dettagliato con il dietologo. Gli schemi dovranno contenere l’indicazione esatta dei grammi dei vari nutrienti assunti da vostro figlio ogni giorno della settimana, divisi nei diversi pasti, oltre al peso settimanale, alle volte che vostro figlio andrà di corpo, ad un’indicazione del numero e del tipo di crisi epilettiche che avrete osservato.

Dovete assolutamente ottenere che almeno una volta alla settimana, il dietologo analizzi i diari alimentari di vostro figlio, e vi dica con chiarezza se è necessario variare le dieta, e in che modo.


18 LA COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI

Nel calcolo della dieta chetogena, è obbligatorio conoscere la composizione di tutti gli alimenti con i quali preparerete da mangiare; se non conoscete la composizione di un cibo, non dovete usarlo nella dieta.

Nel caso di un alimento industriale, la composizione è scritta nell’etichetta: il valore che vi serve è quello per 100 grammi; purtroppo non tutti gli alimenti industriali hanno la composizione, in particolare molti alimenti “biologici” non danno i valori nutrizionali per 100gr: in questo caso NON USATELI.

Per tutti gli altri alimenti freschi, potete consultare questa banca dati:

http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html,

oppure usare queste tabelle (hanno gli stessi valori del sito):

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Ecco il file completo:

http://online.scuola.zanichelli.it/cappellivannucchi/files/2012/11/Tabelle_Cappelli_Vanucchi_5959.pdf

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La famiglia chetogena

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Il team medico, esaminata la storia clinica di vostro figlio e numerosi altri fattori, come prima cosa sceglierà il tipo di dieta chetogena adatta per lui. La dieta chetogena è infatti in realtà una famiglia di diete, che differiscono tra loro nei mezzi per arrivare e mantenere la chetosi.

La dieta chetogena classica è nata intorno al 1920. In questa dieta tutti i parametri nutritivi sono mantenuti sotto stretto controllo, e ogni cibo va pesato.

La dieta chetogena Aktins modificata è una variante della dieta classica, sviluppata al John Hopkins Hospital di Baltimora dall’equipe del dottor Kossof negli anni ’90; la base di partenza è una dieta dimagrante (la Atkins appunto), adattata e resa strettamente chetogena. Nella dieta Atkins modificata non si pesano tutte le quantità, ma vengono tenuti sotto controllo unicamente i carboidrati.

La dieta chetogena MCT, sviluppata negli anni ’60, introduce nella dieta una parte di grassi formati  da acidi grassi a catena media (in inglese Medium Chain Triglicerides, MCT). Le più comuni forme di grasso (olio e burro), sono costituiti da acidi grassi a catena lunga (Long Chain Triglicerides, LCT); i grassi che contengono MCT, molto pochi in natura, hanno un maggior effetto chetogeno rispetto agli LCT. La conseguenza di questa proprietà degli MCT, è che in questa dieta c’è “spazio” per una maggiore quantità di carboidrati, e quindi per una maggiore varietà dei cibi.

Anche nella dieta chetogena LIGT (Low Glicemic Index) la quantità di carboidrati ammessa è maggiore, ma i soli carboidrati ammessi sono quelli a basso indice glicemico. L’indice glicemico misura l’effetto sulla glicemia dei diversi tipi di carboidrati. A parità di peso, un carboidrato con un indice glicemico alto causerà un forte aumento della glicemia, mentre un carboidrato con indice glicemico basso causerà un ridotto aumento della glicemia.

La nostra esperienza è relativa alla dieta chetogena classica, quindi tutto il blog si riferisce in particolare a questo tipo di dieta.


LibriINIZIARE LA DIETA

 

Il team medico comincerà a fare un diario alimentare di vostro figlio, individuando il suo fabbisogno calorico; poi si comincerà a portarlo in chetosi (in maniera graduale a casa, o più rapidamente in ospedale), aumentando progressivamente la percentuale di grasso nei cibi.

Nel nostro caso, un approccio graduale è stato utile sia per nostro figlio che per noi: lui ha avuto il tempo di abituarsi a cibi nuovi, e noi abbiamo iniziato a prendere le misure con la dieta con un approccio meno restrittivo.

Da questa prima fase (che potrà durare due o tre giorni in ospedale, o più giorni in casa), si vedrà la reazione metabolica di vostro figlio alla dieta, se cioè il suo metabolismo reagirà subito alla dieta producendo chetoni, o se invece è necessario aumentare la percentuale di grassi per arrivare a una chetosi stabile. Il team calcolerà per vostro figlio una formula giornaliera specifica, come questa:

1785 163 30 47 2,1

Il primo numero è la quantità di Kcalorie giornaliere che vostro figlio dovrà assumere. I seguenti tre numeri  sono le quantità giornaliere in grammi dei nostri tre gruppi di molecole: grassi, carboidrati, proteine.

Le quantità in grammi di nutrienti non sempre equivalgono alle quantità in grammi degli alimenti; qualche esempio: 1 grammo di burro = 0,8 grammi di grasso, ma 1 grammo di olio = 1 grammo di grasso; 1 grammo di zucchero = 1 grammo di carboidrati, ma 1 grammo di miele = 0,8 grammi di carboidrati.

Il quinto numero è molto importante, si chiama ratio o rapporto chetogenico. La ratio è molto semplice da calcolare; basta dividere la quantità di grassi per la somma delle quantità di carboidrati e proteine (fate pure la prova…).

Come esercizio a casa, abituatevi a calcolare la ratio degli alimenti industriali che comprate al supermercato, leggendo le etichette!

Quanto più alta è la ratio, quanto più grassi saranno i cibi; una dieta con una ratio 2:1 è sempre molto grassa, ma proteine e carboidrati sono comunque presenti in quantità significative, il che rende più facile preparare i cibi; una dieta “classica” con ratio 4:1 è più impegnativa: avrete bisogno di tutta la vostra fantasia per cucinare dei manicaretti!

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