La carnitina nella dieta chetogena

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LA CARNITINA? MI RICORDA QUALCOSA, MA NON SO COSA!

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Nel 1982 in Spagna, la nazionale italiana vinse il titolo mondiale.

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Fumare era ancora accettabile,  e si sfoggiavano grandi pipe. Il Presidente Pertini, l’allenatore Bearzot, ma anche il  signore seduto accanto a lui in questa foto: Leonardo Vecchiet, il medico della Nazionale.

 

In occasione della vittoria, ci fu una grande discussione sull’integratore che Vecchiet aveva dato per primo ai calciatori: si favoleggiava di prestazioni fulminanti, al limite del doping, grazie a un prodotto appena scoperto….la carnitina!

In realtà la carnitina era una sostanza perfettamente lecita e già usata, anche se dopo la finale del Santiago Bernabeu di Madrid, il consumo si impennò.

Ma cosa c’entra la carnitina con la dieta chetogena? E’ vero che i nostri Ketogourmet a volte sono anche degli atleti, ma perchè integrare questa sostanza?


DENTRO E FUORI I MITOCONDRI… UN GRAN TRAFFICO!

Se ci seguite, sapete già che i grassi costituiscono la percentuale maggiore della dieta chetogena (dall’80 fino al 90% del bilancio energetico), e sapete anche che la maggior parte dei grassi sono costituiti da una catena molto lunga di acidi grassi. Per poterli assorbire, il nostro corpo ha bisogno di spezzare queste catene, trasportare gli acidi grassi all’interno delle cellule, e trasformarli in corpi chetonici.

La sostanza che regola (insieme ad altre) questo processo è proprio la carnitina, che aiuta a trasferire gli acidi grassi all’interno delle cellule , e poi si prende anche la briga (come acetil-carnitina), di trasportare fuori dalla membrana i chetoni.

Se volete saperne di più, ecco un articolo della dottoressa Elizabeth Neal, preso dal sito della Matthew’s Friends (in lingua inglese): Carnitine


INTEGRARE LA CARNITINA?

LibriLa conoscenza di questi meccanismi, ha portato a pensare che una maggiore quantità di carnitina aiuti a mantenere alta la chetosi, e spinto molte famiglie (soprattutto in USA), a decidere autonomamente di integrare la carnitina, che è un prodotto da banco, acquistabile senza ricetta medica.

In realtà, non ci sono pareri univoci dei medici sulla necessità di integrare la carnitina, a meno che le analisi del sangue non mostrino un deficit in atto. D’altra parte non c’è neanche evidenza del fatto che la dieta chetogena causi automaticamente un abbassamento del livello di carnitina, perchè il deficit è stato trovato in alcuni pazienti e non in altri.


MA COME CALCOLARE LA CARNITINA NELLA DIETA?

carnitene-fiale-orali-1g10ml-Se comunque il vostro team vi prescriverà, come a noi, un’integrazione di carnitina, scatterà la ricerca di un prodotto che sia compatibile con la dieta chetogena. Noi abbiamo trovato questo, comodo e di buon sapore. Ci siamo fatti assicurare dalla casa prodruttrice  che il contenuto di carboidrati nella preparazione liquida sia pari a zero, quindi  totalmente compatibile con la dieta:  foglio illustrativo

Allora… al prossimo mondiale!

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2 pensieri su “La carnitina nella dieta chetogena

  1. Sul foglietto illustrativo della CO-CARNETINA B12, tra gli effetti indesiderati ci sono proprio casi di convulsioni in pazienti con e senza precedenti di attività convulsiva. Non è quindi un controsenso integrarla?

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    1. ciao Francesca,
      per quanto ne so, l’integrazione di carnitina viene prescritta solo in casi di deficit specifico, che viene segnalato dai controlli ematici periodici;
      la carnitina viene monitorata, perchè uno dei possibili effetti della dieta è proprio la sua diminuzione;
      in questo senso, credo che il pericolo di convulsioni si riferisca a persone non in dieta, anche perchè la carnitina si trova sopratutto nei muscoli;
      per qualunque dubbio, è comunque meglio avere un parere di un medico!

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